La mia vita è sempre stata un viaggio intenso.
Sono cresciuta in un ambiente dove la natura e i valori umani facevano parte della quotidianità: amore, lealtà, rispetto per ogni forma di vita.
Sin da giovanissima ho sentito forte il desiderio di esserci per gli altri, e il volontariato nel sociale è stato il mio primo linguaggio d’amore.

Ma il vero punto di svolta è arrivato presto, a soli diciott’anni, con una diagnosi oncologica che ha messo alla prova ogni parte di me: il corpo, la mente, il cuore.
Un tempo sospeso, fatto di cure, paura, dolore… ma anche di risvegli.

È proprio in quel buio che ho scoperto una nuova luce:
quella che non nasce dall’assenza di difficoltà, ma dalla scelta di credere nella vita. Ogni giorno.

Quell’esperienza non mi ha spezzata.
Mi ha resa più umana, più empatica, più capace di ascoltare senza giudicare.
Mi ha insegnato che non è la tempesta a renderci forti, ma il modo in cui decidiamo di attraversarla.

Dopo la malattia, ho iniziato ad amare ancora di più le piccole cose, a guardare il mondo con la stessa meraviglia che avevo da bambina.
E quella meraviglia — quella gratitudine radicata — è diventata una filosofia di vita.

Da lì, ho scelto di approfondire, di formarmi, di specializzarmi.
Ho studiato, lavorato, ascoltato, incontrato storie e fragilità, in contesti di forte marginalità e in percorsi individuali più intimi.

Oggi il mio lavoro unisce tutto questo:
esperienza vissuta, studio profondo, ascolto autentico.

E porto con me una certezza incrollabile:

Si può rinascere. Sempre.
E ritrovare armonia… è possibile. Per tutte.